Il motovelodromo di Torino, “palestra” perfetta e patrimonio restituito alla città

Pubblicato da R2R il

Paese che vai, velodromo che trovi

Che cosa rappresenta per te il motovelodromo di Torino?  Il velodromo, anzi i velodromi, sono la mia seconda casa. Il tentativo del record è solo la punta dell’iceberg, perché ormai non conto più le ore passate a pedalare sull’ovale. Il record l’ho battuto

ad Aguascalientes, in Messico; altri test li ho fatti a Mallorca, e di recente in Norvegia. in Italia è Montichiari il punto di riferimento, però sono molto felice di potermi allenare anche nella mia città; qui nel 2021 è rinato il Motovelodromo Fausto Coppi inaugurato nel 1920 e poi abbandonato per decenni.

Dalla sua (re)inaugurazione il Velodromo di Torino sta diventando una risorsa sempre più importante per la città; ormai è un punto di aggregazione per diversi sport. In effetti, il progetto è di creare un punto di riferimento per tutto il mondo del ciclismo, per tutte le discipline: c’è anche la pump track, ma poi ci sono gli arrivi prestigiosi della Milano-Torino in fissa e il passaggio della Turin Marathon. Insomma, non c’è solo il ciclismo, ma anche volley e padel, e manifestazioni di ogni tipo. Un vero centro polifunzionale moderno e versatile.

La Pista è quella originale, in cemento; non è perfettamente liscia, e sono chiaramente visibili le sue rughe, i rattoppi fatti nel tempo, strato dopo strato. Forse proprio per questo, però, ha tutto il fascino di questa disciplina antica, che emozionava il pubblico all’inizio del secolo scorso – anche per le donne, come racconta la storia del record femminile – e continua a entusiasmarlo nel nostro secolo, tra insegumenti alle Olimpiadi e record del mondo in Svizzera.

Insomma, è una gioia potersi allenare in un luogo così carico di storia e che nello stesso tempo ha ambizioni così nobili per l’avvenire; e che al giorno d’oggi favorisce la rinascita di una disciplina molto specifica, la mia.

Gallery foto

Guarda la gallery degli allenamenti al motovelodromo Fausto Coppi.

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